Giornata per la Ricerca: è sempre più forte l’impegno del Gemelli su nutrizione e salute
L’appuntamento è per giovedì 26 maggio, per la V edizione della Giornata per la Ricerca. L’impegno della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica e del Policlinico A. Gemelli sarà presentato attraverso i risultati degli studi e delle ricerche in corso sul tema “Il ruolo della Nutrizione, dalla prevenzione alla cura”.
Il cibo è amico e nemico della nostra salute, sempre più un fattore di prevenzione e cura, ma è anche - quando le scelte alimentari sono scorrette - colpevole di indurre, anticipare ed aggravare diverse malattie. La ricerca scientifica mondiale non fa che delineare sempre maggiori dettagli su come determinati alimenti possano aiutarci a prevenire e curare patologie o su come, al contrario, possano farci ammalare. Dato il forte impatto che la nutrizione ha sulla salute umana, la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli sono impegnate in numerosi progetti di ricerca sul tema della nutrizione. Si va dalla ricerca di base, con studi molecolari, alla ricerca preclinica e clinica sul cibo come fonte di prevenzione e cura in tutti i campi come, ad esempio, nelle malattie del metabolismo quali diabete ed obesità, ma anche nelle condizioni di fragilità, quali l’invecchiamento, nelle patologie del fegato e dei reni, nelle malattie neurologiche o in particolari condizioni come la gravidanza.
“La Giornata per la Ricerca - afferma il Preside di Medicina, prof. Rocco Bellantone - si incentra anche quest’anno sul tema della nutrizione, su tutti i riflessi che la nutrizione ha sulla nostra salute, soprattutto perché riteniamo sia ancora poco o non correttamente conosciuto l’impatto che questa ha sulla prevenzione e cura delle malattie; poco si conosce che, per esempio, un malato oncologico può essere curato meglio potenziando l’efficacia delle cure se si sta più attenti alla sua alimentazione; altre malattie, come quelle cardiovascolari, metaboliche o neurologiche possono essere prevenute con una maggiore attenzione nutrizionale. L’intuizione geniale del nostro fondatore Padre Gemelli – continua – fu quella di creare un Policlinico universitario proprio nella convinzione che non si potesse fare una buona didattica senza accomunarla a una ricerca di alto livello. La ricerca è l’inizio di una buona assistenza. Non è possibile fare un’assistenza moderna, aggiornata, se gli stessi operatori medici non sono coinvolti in ricerche di altissimo livello”. Purtroppo “si investe molto poco in ricerca – dichiara Bellantone – e investendo poco siamo costretti ad acquistare da altre nazioni i risultati della ricerca, e questo comporta un ritardo nel somministrare cure d’avanguardia ai nostri pazienti e dal punto di vista economico ciò comporta costi molto superiori a quelli che avremmo se si investisse maggiormente in ricerca”.
“Fare buona ricerca è la condizione essenziale per poter poi garantire buone cure ai nostri pazienti - afferma l’ing. Enrico Zampedri, Direttore Generale del Policlinico A. Gemelli -. Per noi è un tutt’uno la parte universitaria e clinica affinché si possano dare ai nostri pazienti le migliori cure oggi e anche domani. Fare ricerca etica è per noi mettere la persona al centro delle nostre attenzioni, quindi non fare ricerca in maniera speculativa. Questo è il principio generale che deve guidare chiunque, a maggior ragione una realtà come la nostra, che è un ospedale di ispirazione cattolica”.