Endoscopia, presentate nuove possibilità per tumore pancreas e reflusso. Al Gemelli Endolive, evento dedicato di portata mondiale
Tecniche mininvasive - ‘endoscopiche’- arrivano per consentire la diagnosi precoce del cancro del pancreas e quindi contribuire ad abbatterne la mortalità, per le cure per l’obesità e il reflusso gastro-esofageo: sono tra le principali novità presentate in occasione di "Endolive 2018", che si è svolto in maggio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Si tratta di un workshop che ha presentato dal vivo i nuovi avanzamenti tecnologici in endoscopia, con un ambizioso obiettivo, migliorare la diagnosi, prevenzione e cura di patologie del tratto digestivo con esami sempre meno fastidiosi e più efficaci per il paziente.
Organizzato da Guido Costamagna che dirige l’Unità Operativa di Endoscopia Digestiva Chirurgica della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli IRCSS, EndoLive Roma 2018 è un evento di portata mondiale sull’endoscopia digestiva al quale hanno partecipato delegazioni provenienti da tutti i continenti.
L’attenzione quest’anno è stata concentrata, in particolare, sulla diagnosi e sul trattamento delle malattie delle vie biliari e del pancreas. Nonostante i miglioramenti tecnologici più recenti, la diagnosi precoce di molti tumori del distretto biliare e pancreatico resta difficile, con molte delle diagnosi che tuttora avvengono solo in fase avanzata. Varie statistiche concordano sul dato che sia operabile solo un quinto dei pazienti con tumori del pancreas. Al tema specifico è stato dedicato un simposio sul futuro dell’endoscopia biliare e pancreatica, in cui sono state presentate alcune delle tecniche diagnostiche e terapeutiche più avanzate per una diagnosi precoce e per una terapia efficace e sempre meno invasiva: per esempio, un innovativo approccio terapeutico che prevede l’uso di cateteri a radiofrequenza, inseriti per via transorale per eliminare piccoli tumori pancreatici o noduli epatici, non aggredibili facilmente.