E’ nato l’Hospice perinatale un luogo di cura, di scienza e di umanità
Un “hospice perinatale” al Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma come risposta assistenziale, etica e scientifica alla diagnosi prenatale basata sulla medicina fetale e sulle cure palliative prenatali e l’accompagnamento del feto come paziente, anche nelle condizioni patologiche più estreme. La nuova struttura, denominata Hospice Perinatale - Centro per le Cure Palliative Prenatali e diretta dal prof. Giuseppe Noia, nasce all’interno del Polo Salute della Donna e del Bambino del Policlinico Universitario A. Gemelli e in essa opererà il personale medico del servizio di Day Hospital e dell’Hospice Perinatale.
E’ un’esperienza unica a livello nazionale per complessità e multidisciplinarietà. Sviluppa e completa l’opera assistenziale effettuata dal Centro di Diagnosi prenatale negli ultimi 30 anni, che ha permesso di assistere con approcci multipli e integrati. Questi temi, insieme con i risultati della lunga esperienza di terapia e palliazione, sono stati al centro del convegno “Custodire la vita” presso l’Aula Brasca del Policlinico, promosso dal Centro di Ateneo per la Vita dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dal Polo Salute della donna e del bambino del Policlinico Gemelli, dalla Scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dalla Fondazione “Il Cuore in una Goccia” Onlus.
“L'inaugurazione dell’Hospice Perinatale – ha esordito il dott. Giovanni Raimondi, Presidente della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli - giunge al termine di un lavoro più che decennale e non aggiunge solo una parte al lavoro dell’ospedale: è una struttura paradigmatica che dimostra come nel momento della maggiore fragilità possiamo prenderci cura del prossimo ed è espressione della compassione per l’altro. Nell’Hospice si previene la sofferenza, si combatte, si lenisce, ma soprattutto si accompagna, perché la dignità della persona sia sempre preservata".
“Questa struttura è un esempio emblematico dell'attività del Policlinico – ha dichiarato l’ing. Enrico Zampedri, Direttore Generale della Fondazione –, che pone sempre al centro il paziente con i suoi bisogni di cura”.
Il prof. Giovanni Scambia, Direttore del Polo Salute della Donna e del bambino del Policlinico Gemelli ha espresso “un sentito ringraziamento al prof. Noia per tutto quello che ha fatto in questi anni nel campo della Medicina fetale. Il nostro Polo è particolarmente vicino a questi temi e oggi stiamo vivendo l'inizio di un percorso di particolare attenzione che dovrà manifestarsi come testimonianza dentro e fuori il nostro Policlinico”.
“La terapia fetale nasce con l’avvento della medicina fetale, circa quaranta anni fa - ha spiegato il prof. Noia -. In tutto il mondo le tecniche ultrasonografiche sono diventate elemento basilare per guidare approcci invasivi verso un compartimento fetale e apportare una serie di atti diagnostici e terapeutici finalizzati a trattare il feto come un paziente a tutti gli effetti. I successi già ottenuti nel Centro di Diagnosi e Terapia Fetale del Policlinico Gemelli, attuando la cosiddetta terapia fetale integrata, dimostrano che anche in gravi patologie feto-neonatali, ci sono possibilità di intervento per ridonare capacità gestazionale a tutte quelle famiglie gravate da una diagnosi infausta. L’Hospice Perinatale non è un luogo ma è un modo di curare il feto e il neonato. Anche nelle condizioni patologiche più estreme si può dare speranza di prevenzione, cura e sollievo del dolore accompagnando non solo il feto con tutto l’approccio scientifico e clinico ma anche le famiglie. E’ questo il vero fondamento della medicina della speranza”.
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Il messaggio di Papa Francesco al Convegno inaugurale
Prima di dare inizio ai lavori del Convegno “Custodire la vita: l’Hospice perinatale come risposta scientifica, etica e umana alla diagnosi prenatale” , Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha letto il Messaggio di Papa Francesco, trasmesso dal Cardinale Segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, ai partecipanti.
“Nel contesto del Giubileo straordinario della Misericordia, il Santo Padre Papa Francesco rivolge ai partecipanti il Suo affettuoso pensiero, auspicando sempre nuovi traguardi nel servizio della persona e nel progresso della scienza medica in costante riferimento ai perenni valori umani e cristiani, cercando di rispondere al massimo della povertà quale è la situazione del bambino con gravi patologie, con il massimo dell'amore, diffondendo un concetto di scienza che si fa servizio e non seleziona.
Sua Santità, nell'esprimere vivo compiacimento per quanto fino ad ora realizzato dalla competente sollecitudine del personale qualificato di codesto Policlinico, invita al quotidiano impegno di attuazione del progetto di Dio sulla vita proteggendola con coraggio e amore, con lo stile della vicinanza e della prossimità, prendendo le distanze dalla cultura dello scarto, che propone solo itinerari di morte pensando di eliminare la sofferenza sopprimendo chi soffre.
Egli, mentre chiede di pregare a sostegno del Suo ministero petrino, per intercessione della Vergine Maria, invia di cuore a Vostra Eccellenza, al Prof. Giuseppe Noia, agli organizzatori, ai relatori, alle autorità e a tutti i partecipanti l'implorata benedizione apostolica, pegno di copiose grazie e celesti favori”.