Al pediatra Danilo Buonsenso il Premio per la Ricerca Indipendente ‘under 40’ di Fondazione Roche
Ha solo 37 anni, fa il pediatra presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e si occupa di long Covid nei bambini. Il dottor Danilo Buonsenso, laurea in medicina e chirurgia con lode all’Università Cattolica dove si è specializzato a pieni voti in Pediatria, è anche presidente e fondatore di Surf4Children, una onlus che si occupa di progetti di inclusione per bimbi con bisogni speciali, in Italia e in Sierra Leone. Ma il dottor Buonsenso, che ha conseguito anche un dottorato in Scienze di base e Sanità pubblica e un diploma post-graduate in malattie infettive pediatriche all’Università di Oxford, è molto più di questo. Ha infatti al suo attivo già 200 pubblicazioni su riviste internazionali e coordina una serie di studi italiani e internazionali nel campo delle malattie infettive pediatriche. Lo scorso giugno la prestigiosa rivista scientifica Science lo ha inserito nel trio di ricercatori (gli altri sono la microbiologa statunitense Amy Proal e l’immunologo australiano Chansavath Phetsouphanh), autori delle ipotesi patogenetiche più interessanti sul long Covid, che potrebbero portare a una cura di questa condizione ancora elusiva e misteriosa.
Non sorprende dunque che il dottor Buonsenso sia finito nell’elenco dei ‘40Under40’ 2022 di Fortune Italia, dedicato ai migliori talenti italiani sotto i 40 anni e che sia stato insignito dello ‘Young Investigator Award 2022’ della European Society of Pediatric Infectious Disease, come miglior ricercatore europeo.
Ma non è tutto. Il dottor Buonsenso ieri si è portato a casa uno degli otto grant per la ricerca indipendente (del valore di 50.000 euro l’uno) messi in palio da Fondazione Roche per ricercatori under 40 di tutta Italia. “La ricerca indipendente in Italia – ha commentato Mariapia Garavaglia, Presidente di Fondazione Roche – è da sempre al centro delle attività di Fondazione Roche. Siamo certi che investire sui giovani ricercatori sia un valore enorme per il nostro Paese. Bisogna investire sui giovani ricercatori per coltivare i talenti nel nostro Paese e contribuire allo sviluppo economico del Sistema Italia.”
“Sono molto contento e orgoglioso di questi importanti risultati, frutto di anni di lavoro e studio nel campo delle malattie infettive pediatriche sotto la guida e gli insegnamenti del professor Piero Valentini e del professor Giuseppe Zampino. Le attuali ricerche in ambito di Long Covid ci consentiranno di capire perché alcuni bambini non guariscono dall’infezione da SARS-CoV-2 e, quindi, come trattare tale condizione”, considera Buonsenso. “Cosa ancora più importante, ipotizzo che gli stessi meccanismi possano essere alla base di tutte le sindromi da fatica cronica post virali, e quindi spero che le conoscenze ottenute nel Long Covid saranno traslate nel ‘mondo’ delle condizioni post virali. Sono ovviamente grato alla Fondazione Policlinico Gemelli per avermi dato l’opportunità di dedicarmi alle malattie infettive pediatriche. Ci tengo, infatti, a precisare che il nostro lavoro va oltre il Covid-19 e Long Covid, e che continuiamo a portare avanti importanti percorsi di cura e di ricerca, in settori come la tubercolosi pediatrica, le patologie dei migranti, infezioni congenite e altre infezioni pediatriche”.
“Il Grant per la ricerca indipendente di Fondazione Roche – commenta il professor Eugenio Maria Mercuri, Direttore del Dipartimento Scienze della salute della donna, del bambino e di sanità pubblica di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Professore Ordinario di Neuropsichiatria Infantile, Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma - rappresenta un ulteriore importante traguardo nella carriera del dottor Buonsenso, che corona il percorso assistenziale e di ricerca del suo gruppo e il suo personale impegno e talento nell’identificare aree di ricerca che abbiano una ricaduta clinica, oltre che scientifica. Questo traguardo rappresenta anche un’ulteriore prova dell’attenzione che il nostro Dipartimento e, più in generale, la Fondazione Policlinico Gemelli hanno riservato alla cura dei pazienti affetti da Covid-19, non solo nella fase acuta, ma anche nella presa in carico a lungo termine”.
Maria Rita Montebelli