Al Gemelli svelato il nuovo Crocifisso della Cappella Moscati
"Le rappresentazioni del Crocifisso, anche nelle nostre case sono molto varie. Noi abbiamo i racconti evangelici che ci trasferiscono molti dati, da interpretare. Anche quest'opera d'arte è la dimostrazione che Scienza e Fede sono inseparabili: la seconda è uno svelamento della prima, è apertura infinita. Il Volto di Gesù, che in questo Crocifisso significativamente non appare, è il volto di ogni malato, piegato e piagato nel corpo e nello spirito. In questo Volto ciascuno potrà ritrovarsi". Ha concluso con queste parole Don Angelo Auletta, Assistente Spirituale del personale del Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”, la cerimonia di scoprimento del nuovo Crocifisso posto sull’altare della cappella “San Giuseppe Moscati”, al terzo piano dell’ospedale, opera del maestro Enrico Bravo, noto e apprezzato artista veneto.
La cerimonia si è svolta alla presenza dell’autore Bravo, del Direttore Generale del Policlinico Gemelli Ing. Enrico Zampedri, del Vice Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore prof. Pierluigi Granone, del Direttore di Sede dott. Fabrizio Vicentini, del prof. Pierfrancesco Bassi Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Clinica Urologica del Policlinico Gemelli e donatore dell’opera, dell’Arch. Romano Berluti, responsabile del Servizio Tecnico, e di numeroso personale medico, sanitario, amministrativo e tecnico.
Dopo la Lettura del Profeta Isaia sulla descrizione dell’”uomo dei dolori” e un momento di riflessione e preghiera, l’opera del maestro Bravo è stata dettagliatamente illustrata nei suoi particolari stilistici, filosofici e spirituali dal dott. Antonio Bruni.
La cerimonia si è conclusa con le parole di ringraziamento del Direttore Generale del Gemelli Zampedri: "Ringrazio sentitamente a nome di tutti il maestro Enrico Bravo, il prof. Bassi e tutto il Servizio Tecnico per il loro contributo a questa nuova installazione. Avremo modo già da domani, mercoledì delle Ceneri, di pregare insieme davanti a questo Crocifisso: il modo migliore per iniziare il nostro Cammino di Quaresima".