I geriatri del Gemelli a EXPO 2015 insieme con Italia Longeva
Ambiente salubre, alimentazione sana, attività fisica e particolari condizioni sociali, psicologiche e spirituali sono il vero elisir di lunga vita. Chi non abita in un contesto che promuove di per sé questi valori e queste abitudini, può almeno sforzarsi di mutuarli e di riprodurli nella propria condizione concreta, perché la longevità è un percorso che si costruisce giorno per giorno. Basti pensare che i fattori genetici incidono solo per il 20-25% sulle concrete chance di ciascuno di vivere a lungo. La buona sorte gioca solo un ruolo marginale per la nostra speranza di vita, e moltissimo è rimesso alla nostra responsabilità.
I geriatri del Gemelli sono stati fra i protagonisti di una giornata intensa e di grande contenuto, lo scorso 10 giugno, nell’ambito di EXPO?Milano 2015. Si tratta del Forum Internazionale “Longevity is what we eat and...?”, promosso dalla Regione Marche e ospitato nell’Auditorium di Palazzo Italia.
Partner scientifico dell’iniziativa è Italia Longeva, il network di ricerca sull’invecchiamento istituito dal Ministero della Salute e dalla Regione Marche, del quale è presidente il prof. Roberto Bernabei, Direttore del Dipartimento di Geriatria, Neuroscienze e Ortopedia all’Università Cattolica-Policlinico Gemelli. Al suo fianco, nella realizzazione del Longevity Check-up che ha caratterizzato la giornata, il prof. Francesco Landi, primario di Riabilitazione Geriatrica del Policlinico Gemelli.
Le Marche, che vantano il primato di Regione più longeva d’Italia, hanno lanciato un messaggio chiaro dalla platea internazionale di EXPO 2015: un invecchiamento in buona salute è soprattutto una conquista personale, resa possibile da uno stile di vita sano, del quale la corretta alimentazione è un pilastro portante.
“Per dar contenuto a questo messaggio, la Regione si è avvalsa di Italia Longeva come vero e proprio partner scientifico - spiega il prof. Bernabei -. La longevità è il risultato di semplici comportamenti quotidiani, che ci sono suggeriti dalle abitudini di vita dei popoli che vivono di più: mangiare in modo sano, seguire uno stile di vita corretto, non perdere il contatto con la famiglia e coltivare solidi valori. L’unica, vera formula della longevità, è questa. Non è di certo una formula magica, perché richiede continue attenzioni quotidiane, delle quali tuttavia le persone mostrano ancora di non volersi far carico. Infatti, i nemici più vecchi e noti della longevità continuano a essere anche i meno contrastati e quindi i più diffusi: in particolare il sovrappeso, la pressione alta e il colesterolo”.
Queste evidenze sono emerse dal Longevity Check-up effettuato in parallelo ai lavori convegnistici della giornata. L’opportunità è stata colta, in grande maggioranza, da visitatori italiani (94%), con un’età media di 54 anni e con una prevalenza del campione femminile (il 56%, contro il 44% di maschi).
Solo il 9% delle persone esaminate rispetta tutti e sette i parametri, testati tramite un questionario e una serie di rapidi esami clinici: astensione dal fumo, regolare esercizio fisico, dieta equilibrata con adeguato apporto di frutta e verdura, lotta al sovrappeso, valori di colesterolemia sotto controllo e attenzione alla pressione arteriosa e alla glicemia, Quasi la metà del campione (48%) presenta un peso corporeo eccessivo (di questo 48%, il 35% è in sovrappeso e il 13% addirittura obeso); il 46% ha la pressione troppo alta e il 38% valori di colesterolo fuori controllo. Ancora molto diffuso anche il vizio del fumo, con il 17% di fumatori irriducibili e il 25% di ex fumatori. Meglio, invece, la sensibilità per una dieta corretta e un adeguato esercizio fisico: l’80% segue una dieta equilibrata e il 70% pratica regolarmente un’attività sportiva.
Il Policlinico col CeMI è in prima linea per la terza età
Il Policlinico Gemelli, approdato all’esperienza in EXPO?insieme con Italia Longeva e con la Regione Marche, è da sempre in prima linea per il sostegno alla terza età e sta fronteggiando la cosiddetta transizione epidemiologica, verso le cronicità diffuse, tipiche di una popolazione dall’età media molto elevata, non solo attraverso interventi terapeutici, ma anche con la prevenzione e con un sostegno agli anziani a 360 gradi. Testimonianza di questo impegno è il CeMI, Centro di Medicina dell'Invecchiamento, attivo presso il Gemelli, il cui obiettivo primario è l’assistenza ai soggetti anziani fragili, tramite protocolli d'intervento globale e individualizzato.
Il Centro è nato con l’idea di racchiudere in sé una continuità assistenziale capace di rispondere alle diverse esigenze dell’anziano e di garantire le cure nel tempo. Per questo, il CeMI si compone di un’Unità Operativa per pazienti acuti, una Unità Operativa di Riabilitazione, un Day Hospital, ambulatori, un Servizio di Recupero e Rieducazione funzionale che svolge la propria attività in tre palestre e due ambulatori, il Servizio di Neuropsicologia, il Centro Fitness e il Centro di Ricerca per la Promozione e lo Sviluppo dell'Assistenza Geriatrica (CEPSAG). Questi interventi multidisciplinari tendono non solo a curare l’anziano, ma a mantenerlo in salute, in buona forma fisica e mentale, affinché la longevità e la vecchiaia stessa siano percepite come due grandi opportunità per l’Italia di oggi e di domani.
E’ una rivoluzione soprattutto culturale, che si posa su solide basi scientifiche, garantite al Gemelli dalla sua eccellenza nella geriatria. Il Dipartimento di Geriatria, Neuroscienze e Ortopedia è diretto dal prof. Roberto Bernabei, geriatra di fama internazionale e presidente di Italia Longeva, il network fondato dal Ministero della Salute e dalla Regione Marche proprio per promuovere l’invecchiamento attivo e in buona forma, fisica e mentale.