Effetti Collaterali, a Radio Vaticana si parla del Centro di Fisiopatologia dello Shock
Intervista al professore Gabriele Sganga, Direttore dell'UOC di Chirurgia d'Urgenza della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS
Questa settimana su Radio Vaticana Italia, Effetti Collaterali, la rubrica settimanale realizzata in collaborazione con i medici della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, in onda tutti i giovedì alle ore 12.15 (e in replica lo stesso giorno alle ore 17.05 e la domenica alle ore 15.00), si parla del Centro di Fisiopatologia dello Schok con il Prof. Gabriele Sganga.
Eliana Astorri che conduce la trasmissione intervista:Gabriele Sganga,direttore della divisione di chirurgia d'Urgenza della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.
Centro di Fisiopatologia delle shock del Gemelli compie 50 anni
Il Centro di Fisiopatologia dello Shock della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS ha festeggiato i 50 anni dalla sua nascita, creato nel 1969 dal professor Giancarlo Castiglioni. Quali sono gli obiettivi che il Centro si prefiggeva all’epoca e che continuano oggi a rappresentarne la missione? Ne parla il professor Gabriele Sganga, Direttore della Divisione Chirurgia d’Urgenza della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli.“Lo shock è una condizione molto seria, molto grave, che riguarda qualunque paziente, talvolta può avvenire anche a casa. Ma riguarda particolarmente, soprattutto nella forma dell’emorragia, quindi, lo shock emorragico, e nell’infezione, la sepsi, quindi lo shock settico, riguarda molto il paziente chirurgico. Il professor Castiglioni – prosegue il professor Sganga – all’epoca, è stato proprio un pioniere nel riconoscere che spesso questa condizione fisiopatologica, queste modificazioni che subisce, questa ipotensione, prima veniva riconosciuta, prima poteva essere guarita. Altrimenti, la mortalità sarebbe stata molto elevata. Quindi, ha voluto che alcuni suoi ricercatori, insieme a dei ricercatori del Cnr di allora si occupassero di questa condizione che negli ospedali, nei reparti creava molte vittime. Vengono riconosciute una serie di modificazioni, della pressione, del cuore, dei polmoni, del respiro, delle alterazioni, addirittura, metaboliche, che precedono, in qualche modo, l’evidenza clinica, i sintomi clinici”
Come seguire Radio Vaticana Italia:
- 103.8 FM per Roma città
- 105 FM per Roma e provincia