Dal Gemelli l’Ethical Index Tool: lo strumento per gestire in modo etico una maxi-emergenza
Grazie al lavoro del Gruppo di ricerca della Chirurgia d’Urgenza della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, di cui è responsabile il prof. Daniele Gui, Partner del Progetto Europeo EDEN (End-user driven DEmo for cbrNE), in collaborazione con l’Istituto di Bioetica e lo IASI, è nato l’Ethical Index Tool. Perché anche il soccorso durante una Maxi-emergenza può presentare problemi etici.
L’Ethical Index Tool è un questionario, al quale deve rispondere colui o coloro che pianificano la risposta dell’ospedale alla maxi-emergenza.
Il questionario, composto di 15 domande principali, non è su carta ma on-line. Il suo obiettivo è quello di far emergere le questioni etiche e legali più rilevanti di un piano di risposta e soccorso di tanti feriti.
Cos’è un piano di risposta? “E’ una serie di operazioni che medici, infermieri e personale del Pronto Soccorso di un ospedale devono mettere in atto al momento dell’allarme - spiega il dott. Saverio Caruso, ricercatore del Progetto EDEN -, in preparazione di un massiccio afflusso di feriti che potrebbe mettere in crisi la struttura di emergenza. Per esempio, mandare a casa i pazienti non gravi in attesa di visita (i cosiddetti codici verdi), liberare i posti letto, bloccare gli interventi chirurgici elettivi, o anche risparmiare il sangue”.
In caso di emergenze come queste, è facile immaginare quanti problemi etici possono sorgere. È etico mandare a casa i pazienti meno gravi in attesa di visita? Bloccare un intervento chirurgico programmato, atteso magari da tanto tempo? Magari per un tumore? Durante il soccorso, nella confusione della situazione, è possibile che la privacy delle vittime sia violata, perché alcuni dati sensibili non vengono adeguatamente protetti? I bambini, le donne incinte, i fedeli di diverse confessioni religiose vengono adeguatamente protetti?
Per prevenire questi rischi: “l’Ethical Index Tool analizza i dettagli del piano di risposta -afferma Caruso -, cioè interviene nel delicato e decisivo momento in cui medici, ingegneri, architetti, avvocati, vigili del fuoco, polizia e altri esperti del settore, si riuniscono intorno a un tavolo per decidere le procedure da adottare se gravi eventi come le maxiemergenze dovessero accadere”.
Si provi a immaginare che un medico, insieme ad altri professionisti, abbia redatto il piano di risposta a un incidente chimico per il suo ospedale. E si ipotizzi che, dopo averlo sviluppato con l’occhio puntato ovviamente sugli aspetti medici, voglia assicurarsi che anche le esigenze etiche principali siano state rispettate.
Il medico, a quel punto, potrà collegarsi con il suo computer al sito dell’Ethical Index Tool e rispondere a una serie di domande chiave. Il programma esplora per grandi linee i temi caldi delle implicazioni etiche nelle maxiemergenze ed esprime in un numero finale la coerenza del piano con i diritti fondamentali, come il diritto alla privacy o il rispetto della dignità umana. In caso che un “grave rischio” etico non sia stato considerato, al risultato sono associati i colori del semaforo: dal rosso (impatto negativo molto alto) al verde (impatto tenue).
L’Ethical Index Tool è stato presentato a Bruxelles, l’11 e il 12 ottobre scorsi, presso il CBRNe Innovation Fair, esposizione internazionale di dispositivi, risorse, procedure e protocolli per la risposta a incidenti chimici, biologici, radiologici e nucleari.
L’Ethical Index Tool ha suscitato curiosità da parte dei molti visitatori e l'interesse degli esperti che lo hanno provato. Ha permesso, inoltre, di aprire dialoghi e confronti con ricercatori provenienti da altri Paesi dell’Europa, suggerendo ad esempio una seconda edizione del portale. Sarà più user-friendly, e con l’aggiunta di ulteriori quesiti, per garantire un risultato ancora più efficace. Si dice che, per giungere a giuste risposte, bisogna farsi giuste domande: l’Ethical Index Tool nasce per questo.