VII Giornata per la ricerca: al centro paziente, Medicina personalizzata e risorse sanitarie
È stata “La Medicina personalizzata” il tema al centro dei lavori della VII Giornata per la ricerca che si è svolta il 20 settembre scorso presso il Policlinico. E un particolare focus è stato rivolto alle Biotecnologie innovative che aumentano sempre più la capacità di prevedere il rischio individuale di malattie, eseguire diagnosi precoci e mettere a punto terapie nell’ottica di massimizzarne l’efficacia e minimizzarne gli effetti collaterali, con il paziente sempre al centro dell’attività di ricerca e in modo da rendere più efficiente l’utilizzo delle risorse sanitarie disponibili. Questa settima Giornata per la ricerca, da sempre importante, lo è stata tra l’altro ancora di più poiché è stato anche festeggiato il riconoscimento del Policlinico
Gemelli quale IRCCS, ovvero Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico. “La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – ha commentato in proposito il suo presidente, dottor Giovanni Raimondi - ha nei risultati della ricerca da trasferire rapidamente al letto del malato da sempre la sua vocazione. La ricerca condotta quotidianamente nei nostri reparti e nei nostri laboratori così intesa rappresenta una forma alta di carità”. Gli ha fatto eco il Rettore dell’Università
Cattolica, professor Franco Anelli: "La divulgazione dei risultati della ricerca in campo biomedico prodotti dalla nostra Università e dal nostro Policlinico ha una
valore culturale e sociale importante, particolarmente in un periodo in cui sembra mancare fiducia nella scienza. Questo impegno e questi risultati raggiunti dai nostri ricercatori contribuiscono a ricostruire il rapporto medico- paziente e il rapporto cittadino-scienziato". Il Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, professor Rocco Bellantone ha voluto invece ringraziare i “giovani ricercatori che hanno presentato i frutti migliori di un anno di attività scientifica condotta dall'intera Facoltà di Medicina e chirurgia per il miglioramento della vita delle persone malate che si rivolgono con fiducia al Gemelli". Il direttore scientifico della Fondazione Gemelli IRCCS, professor Giovanni Scambia, è voluto invece tornare sul tema dell’Ircss, sostenendo che questo riconoscimento spinge il Policlinico “ad avere una visione differente e sistemica sul tema importante della ricerca traslazionale e della formazione, a livello nazionale e europeo”. Infine , il professor Guido Rasi, Direttore dell’Agenzia europea farmaco – Ema, ha voluto sottolineare il sempre più fondamentale “rapporto fra mondo della ricerca e mondo della sanità”.
LE RICERCHE PRESENTATE
Di seguito i progetti di ricerca svolti o in cantiere presso gli Istituti della Facoltà di Medicina e chirurgia della Cattolica e i Dipartimenti del Policlinico Gemelli IRCCS nel campo della medicina personalizzata presentati da giovani ricercatori nelle cinque macroaree al centro della Giornata per la ricerca.
Biotecnologie innovative
Per l’area Biotecnologie innovative e percorsi di personalizzazione diagnostica e in terapia intensiva si segnala uno studio uscito sulla rivista europea di Malattie infettive e Microbiologia clinica su un nuovo kit di diagnosi rapida delle infezioni respiratorie (BioFire FilmArray) che permette di ottenere in poche ore l’identificazione del batterio o virus responsabile della polmonite, garantendo così la possibilità di utilizzare sin dalle prime fasi i farmaci antimicrobici più adeguati per il tipo di infezione. Nel campo poi della Terapia della sepsi, l’Istituto di Malattie Infettive ha guidato uno studio multicentrico, pubblicato sulla rivista Clinical Infectious Diseases, dove si mette in evidenza l’efficacia di una molecola antibiotica di recente scoperta (ceftazidime-avibactam) per il trattamento delle infezioni causate da Klebsiella pneumoniae, uno dei germi multi-resistenti agli antibiotici di maggiore gravità e impatto clinico. Pionieristica è anche l’attività di ricerca nell’ambito delle tecniche di depurazione extracorporea per il trattamento della forma più grave di sepsi, lo shock settico che si associa a un mortalità superiore all’80%. L’istituto di Anestesia e Rianimazione ha guidato uno studio multicentrico, pubblicato sulla rivista europea Annals of Intensive Care, che ha messo in evidenza che in pazienti con elevate concentrazioni ematiche di “endotossina” (componente principale di molti batteri responsabili di sepsi), l’utilizzo di apparecchiature in grado di rimuovere tale sostanza può ridurre la gravità dell’infusione senza effetti collaterali.
Malattie neurologiche e dell’invecchiamento
Per l’area malattie neurologiche e dell’invecchiamento, è stato di recente pubblicato sulla rivista Annals of Neurology uno studio che mostra la possibilità di usare un semplice elettroencefalogramma (Eeg) per prevedere chi finirà per ammalarsi di Alzheimer tra quanti soffrono di declino cognitivo. L’enorme esperienza accumulata negli anni in questo settore ha inoltre portato ultimamente alla pianificazione e alla realizzazione di due importanti progetti di ricerca internazionali: i progetti SPRINTT (Sarcopenia and Physical fRailty IN older people: multi-componenT Treatment strategies) e BIOSPHERE (BIOmarkers associated with Sarcopenia and PHysical frailty in EldeRly pErsons), rispettivamente dediti allo sviluppo di nuove strategie di intervento per prevenire la disabilità motoria e di un nuovo approccio multidimensionale/multivariato per l’identificazione di biomarcatori per la fragilità fisica e la sarcopenia, i cui metodi e intenti sono stati recentemente pubblicati su due prestigiose riviste scientifiche, quali Aging Clinical and Experimental Research e European Journal of Internal Medicine.
Malattie cardiopolmonari croniche
Per l’area Malattie Cardiopolmonari Croniche merita specifica menzione lo studio recentemente pubblicato su JAMA, rivista ufficiale dell’American Medical Association, che apre potenziali nuove vie di trattamento per i pazienti affetti da IPF (fibrosi polmonare idiopatica) attraverso la somministrazione di una proteina plasmatica modificata (Pentraxina-2). Di notevole interesse sono inoltre i dati del trial INJOURNEY, in cui il Dipartimento è stato attivamente coinvolto, riportati dalla rivista ufficiale dell'American Thoracic Society, l’American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine, sulla sicurezza ed efficacia del trattamento combinato con le due molecole farmacologiche al momento approvate e in commercio per la terapia dell'IPF: Nintedanib e Pirfenidone. Sul versante cardiovascolare infine spicca lo studio sugli effetti anti-infiammatori di un anticorpo monoclonale anti-interleuchina 1- beta, pubblicato nel 2017 sul New England Journal of Medicine, il cui utilizzo potrebbe ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.
Sostenibilità della medicina personalizzata
Per l’area sostenibilità della medicina personalizzata e predittiva nel Sistema Sanitario Nazionale tanti gli studi pubblicati che mostrano come adottare nella pratica clinica quotidiana poche e semplici “regole” di gestione dei pazienti che portano alla riduzione dell’uso inappropriato di farmaci e quindi a un deciso contenimento della spesa sanitaria. In questo senso recenti studi epidemiologici coordinati dai ricercatori di Cattolica e Policlinico Gemelli IRCCS (Istituto di Sanità Pubblica in collaborazione con l'Istituto di Clinica Otorinolaringoiatrica) nell'ambito di un consorzio internazionale sono stati pubblicati sulle riviste Annals of Oncology e European Journal of Epidemiology. Sempre Università Cattolica e Fondazione Gemelli IRCCS (Istituto di Medicina Interna e Geriatria) sono state poi impegnate nella definizione di un modello assistenziale per persone che soffrano contemporaneamente di più patologie croniche (multimorbilità), pubblicato sulla rivista Health Policy. Un altro buon esempio di corretta gestione dei malati è uno studio pubblicato sulla rivista Plos One che ha coinvolto pazienti diabetici e con altri fattori di rischio cardiovascolari. L'Università Cattolica e la Fondazione Gemelli IRCCS (ALTEMS, Istituto di Bioetica e Medical Humanities, Unità di Valutazione delle Tecnologie sanitarie) sono inoltre da tempo impegnate nello sviluppo e applicazione di metodologie e strumenti innovativi per la valutazione delle tecnologie, sì da garantirne un utilizzo appropriato, attività questa esitata in diverse pubblicazioni sull'International Journal of Technology Assessment in Health Care. Infine, l'impegno sul fronte della personalizzazione dell'assistenza e dei percorsi di cura dedicati a pazienti con specifici problemi di salute si è già tradotto in ricadute importanti nella vita del Policlinico, come dimostra ad esempio uno studio pubblicato sulla rivista International Journal for Quality in Health Care cui hanno partecipato diversi Istituti e Specialità cliniche dell'Università e del Policlinico (Malattie Infettive, Sanità Pubblica, Clinica e Terapia Chirurgica).
Salute della donna e del bambino
Per l’area salute della donna e del bambino tanti gli studi volti alla personalizzazione delle terapie per malattie complesse come i tumori femminili; ne sono esempio due studi pubblicati nel 2017 su Lancet Oncology e Lancet che hanno dimostrato l'efficacia di due farmaci intelligenti con un bersaglio mirato, Olaparib e Rucaparib, nelle recidive di carcinoma ovarico. A marchio Università Cattolica sono le pubblicazioni sul New England Journal of Medicine del 2017 e 2018 sull'utilizzo di un "oligonucleotide antisenso", il Nusinersen nell'Atrofia muscolare spinale ad esordio infantile e tardivo, una sorta di cerotto genetico che corregge la mutazione legata alla malattia. Da sottolineare che per queste delicate patologie che riguardano donna e bambino, la prospettiva dei ricercatori dell’Università Cattolica e Fondazione Gemelli IRCCS nei prossimi anni è sostituire il termine raro con il termine unico, rendendo quindi trattabile ogni condizione o situazione.
Premi e riconoscimenti
A conclusione della settima edizione della Giornata per la ricerca è stato consegnato il Premio “Giovanni Paolo II” al professor Guido Rasi, direttore esecutivo dell’EMA (Agenzia Europea del Farmaco), ospite dell’evento con la relazione dal titolo “EMA vision for innovation: from approval to access”, per il costante impegno nel promuovere e sostenere la ricerca di nuove cure a beneficio della salute dei cittadini europei. Il Premio è stato consegnato da Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico generale dell’Università Cattolica. A seguire sono stati poi premiati dal Prof. Paolo Maria Rossini, Ordinario di Neurologia, e dal Prof. Claudio Grassi, Ordinario di Fisiologia Umana, i giovani autori delle migliori pubblicazioni dell’anno 2017, e dal Prof. Rocco Bellantone, Preside della Facoltà di Medicina e chirurgiadell’Università Cattolica e Direttore del Governo Clinico della Fondazione Gemelli IRCCS il miglior dottore di ricerca della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica.
PREMI ALLE MIGLIORI PUBBLICAZIONI 2017
Area Scienze Biologiche
Matteo Spinelli, Istituto di Fisiologia
Umana
“Brain insulin resistance impairs hippocampal synaptica plasticity and memory by increasing GluA1 palmitoylation through FoxO3a”, Nature Communication
Luca Giraldi, Istituto di Sanità Pubblica
“Alcohol and cigarette consumption predict mortality in patients with head and neck cancer: a pooled analysis within the International Head and Neck Cancer Epidemiology (INHANCE) Consortium”, Annals of Oncology
Area Scienze Cliniche
Stefano Alivernini, Istituto di Reumatologia
“Synovial features of patients with rheumatoid arthritis and psoriatic arthritis in clinical and ultrasound remission differ under anti-TNF therapy: a clue to interpret different chances of relapse after clinical remission?”, BMJ Journals
Emanuela Teveroni, Istituto di Patologia Speciale Medica e Semeiotica Medica
“Estrogen enhance myoblast differentiation in facioscapulohumeral muscular dystrophy by antagonizing DUX4 activity”, The Journal of Clinical Investigation
PREMIO AL MIGLIOR DOTTORE DI RICERCA DELLA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA
Marianna Criscuolo, Istituto di Ematologia
Autrice di oltre 40 pubblicazioni su riviste indicizzate nazionali ed internazionali, fra cui Journal of Clinical Oncology, British Journal of Hematology, Annals of Oncology, Leukemia. H-Index pari a 14.