Presentato il nuovo PCA sull’infarto NSTEMI evento insidioso e sempre più frequente
Il Policlinico Gemelli vara un nuovo Percorso clinico-assistenziale, quello dedicato al paziente con NSTEMI (Non-ST ElevationMyocardial Infarction).
La nuova modalità assistenziale è stata presentata mercoledì 22 febbraio 2017, presso la Hall del Policlinico, con un meeting nel corso del quale sono state illustrate le caratteristiche, i presupposti e le finalità del PCA. L’NSTEMI è una condizione infartuale particolarmente insidiosa, in quanto - dall’elettrocardiogramma - non si riscontra il sopraslivellamento del tratto ST, caratterizzante invece l’infarto STEMI (anch’esso, da qualche anno, oggetto di uno specifico Percorso attivato presso il Gemelli).
Negli ultimi anni l’infarto NSTEMI sta superando in frequenza lo STEMI e non va affatto considerato meno grave e meno pericoloso di quest’ultimo: in fase di follow-up, può addirittura comportare un rischio superiore in termini di re-infarto e di mortalità. L’ischemia è solitamente intramurale (pertanto, nella maggior parte dei casi non è interessato l’intero spessore della parete miocardica); la causa è da ricercarsi in un’occlusione incompleta o transitoria a livello coronarico, mentre la sintomatologia è quella classica della cardiopatia ischemica: dolore toracico gravativo, frequentemente accompagnato da dispnea e nausea, fino alla sincope. È necessario un sollecito intervento di riperfusione miocardica, al fine di prevenire o, quantomeno, limitare l’evoluzione verso la necrosi del tessuto cardiaco: il ricorso all’angioplastica consente un ripristino meccanico ottimale del flusso a livello dell’arteria coronarica ostruita; è pertanto fondamentale che la gestione di queste delicate fasi avvenga in maniera codificata e sia affidata a professionisti qualificati ed esperti.
Naturalmente, l’iter diagnostico-terapeutico del paziente con NSTEMI è delineato con cura sin dal momento della presa in carico a livello territoriale; le persone con questo problema di salute giungono alla nostra struttura prevalentemente dalle aree settentrionali della città e della provincia di Roma e dalle province di Rieti e Viterbo, tramite la Rete Emergenza che vede il Gemelli come centro hub di riferimento per i suddetti territori della Regione Lazio.
Il Percorso Calinico Assistenziale dedicato al paziente con infarto NSTEMI
“Questo percorso - sostiene il prof. Filippo Crea, Direttore del Polo Scienze Cardiovascolari e Toraciche - ci aiuterà a migliorare il flusso gestionale del paziente affetto da NSTEMI mediante regole comuni di comportamento stabilite nel percorso e frutto di discussione collegiale tra i vari specialisti coinvolti. Inoltre, ottimizzerà i tempi di trattamento tramite azioni di miglioramento volte a creare canali preferenziali per questa categoria di pazienti per i quali il trattamento tempestivo e' alla base della riuscita terapeutica. Infine, consentirà una sempre migliore interazione con il territorio sia in fase di ricovero (rapporti con il sistema emergenza urgenza) che post-dimissione per il follow-up dei pazienti da condividere nel lungo termine con i medici del territorio coinvolti”.
"Particolarmente rilevanti ed innovativi sono gli aspetti di multiprofessionalità e multidisciplinarietà che vanno a caratterizzare il Percorso - spiega il Responsabile dell’UOC Percorsi Clinici, dr. Antonio Giulio de Belvis -: medici di varia estrazione specialistica ed infermieri agiscono in maniera collegiale e coordinata al fine di garantire trattamenti appropriati e tempestivi, non solo a chi accede in Pronto Soccorso con il classico dolore toracico di tipo anginoso. ma anche a coloro i quali che - in corso di degenza presso reparti non cardiologici - presentino un suggestivo corteo sintomatologico. L’impegno assistenziale è rilevante per la nostra struttura, più di un ricovero al giorno nel nostro Policlinico è riservato all’Infarto NSTEMI: oltre al raccordo con la Rete territoriale di Emergenza, è necessario infatti allineare i comportamenti assistenziali alle migliori pratiche sostenibili per la nostra organizzazione per rendere l'assistenza sempre più qualificata, con positivi impatti non solo sui pazienti, ma anche sulle modalità di lavoro dei professionisti”.
All’incontro di presentazione hanno preso parte i professori Pierluigi Granone, Direttore del Governo Clinico, Antonio Giulio de Belvis, Responsabile dei Percorsi Clinici, Filippo Crea, Direttore del Polo Scienze Cardiovascolari e Toraciche, Massimo Antonelli, Direttore del Polo Scienze di Medicina Interna, Anestesiologiche, Intensivologiche e delle Emergenze, Roberto Bernabei, Direttore del Polo Scienze dell’Invecchiamento, Neurologiche, Ortopediche e della Testa-Collo, Maurizio Sanguinetti, Direttore del Polo Scienze delle Immagini, di Laboratorio e Infettivologiche, Raffaele Landolfi, Direttore Area Medicina Interna e dell’Urgenza.
Le caratteristiche del Percorso clinico multidisciplinare sono state delineate attraverso gli interventi dei professori Giampaolo Niccoli, Dirigente Medico UOC Cardiologia Intensiva e coordinatore del PCA NSTEMI, Francesco Franceschi, Responsabile UOC Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso, Mariano Pennisi, Responsabile UOSA Trauma e Shock, Cecilia Zuppi, Direttore Area Diagnostica di Laboratorio e Malattie Infettive, Antonio Rebuzzi, Responsabile UOC Cardiologia Intensiva, Carlo Trani, Responsabile UOSA Emodinamica, Massimo Massetti, Responsabile Area Cardiovascolare; Giuseppe Zuccalà, Responsabile UOC Geriatria.