Libro Bianco dell’Oncologia del Gemelli: la guida che aiuta i pazienti nella cura della malattia
Lo scorso anno più di 42.000 persone malate di tumore, provenienti da tutte le regioni italiane, hanno scelto di curarsi presso il Policlinico Universitario A. Gemelli, che si colloca tra i principali centri italiani specializzati nella cura del cancro, ed è il primo nel Lazio.
Attorno a queste persone si sviluppano servizi di accoglienza, diagnosi, terapia e riabilitazione, che richiedono disponibilità di innovazione tecnologica, competenza, professionalità e sostenibilità. Nello stesso anno, nel Policlinico Gemelli sono state eseguite 800.000 prestazioni ambulatoriali e 20.000 ricoveri per pazienti oncologici. Per garantire appropriatezza ed efficienza molteplici sono gli operatori coinvolti in ambito sanitario, amministrativo, formativo e di ricerca.
Parla di tutti loro il Libro Bianco dell’Oncologia del Gemelli, che è stato presentato venerdì 10 febbraio, in occasione della XXV Giornata mondiale del Malato e contemporaneamente alla presentazione ufficiale del Centro di Radioterapia Oncologica Gemelli ART (www.gemelliart.it).
La realizzazione del Libro Bianco, alla sua prima edizione, è stata coordinata del prof. Vincenzo Valentini, Direttore Polo Scienze Oncologiche ed Ematologiche Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli e Professore Ordinario di Radioterapia all’Università Cattolica di Roma.
I lavori sono stati introdotti dal Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Franco Anelli, dal Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Cattolica Rocco Bellantone e dall’Assistente Ecclesiastico Generale Università Cattolica del Sacro Cuore, Mons. Claudio Giuliodori.Insieme al prof. Valentini, sono intervenuti i professori Carlo Antonio Barone, Direttore Area Oncologia Medica del Gemelli e Direttore dell’Istituto di Medicina Interna e Geriatria della Cattolica, Valerio De Stefano, Direttore Area Ematologia Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli e Direttore Istituto di Ematologia Università Cattolica del Sacro Cuore e il Direttore Generale del Policlinico Universitario A. Gemelli Enrico Zampedri.
Nella giornata si è tenuta anche la Lectio del Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, intitolata il “Il dolore innocente: sfida per la Fede”.
Il Libro Bianco dell’Oncologia del Gemelli – che è scaricabile dall’home page del sito del Policlinico www.policlinicogemelli.it, un apposito tasto per effettuare il download è collocato nella colonna a destra, subito sotto l’icona Sportello cancro) è una testimonianza di come gli operatori del Policlinico si prendono cura delle persone. È un libro elettronico, un e-book, proprio perché vuole raccogliere filmati, essere facilmente aggiornabile con ogni informazione che verrà messa a disposizione e raccontare storie di pazienti, di sanitari e volontari che intorno alla problematica oncologica si impegnano ogni giorno per dare una risposta esaustiva e accogliente ai pazienti con malattia oncologica.
“La prima edizione del Libro Bianco dell’Oncologia del Gemelli rappresenta la sintesi del nostro modo di volerci prendere cura delle persone; illustra il modo in cui ci rivolgiamo ai pazienti, alle famiglie, ai professionisti, ma anche alle aziende - spiega il Direttore Generale Zampedri -. Il Libro Bianco presenta tutto quello che facciamo in modo completo, chiaro, esaustivo: anche in questo modo possiamo testimoniare come ci possiamo prendere cura delle persone che si rivolgono a noi”.
“Il Libro Bianco dell’Oncologia della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli rappresenta uno strumento di lavoro per conoscersi meglio e che consente di capire quali sono le priorità da sviluppare affinché la distanza fra l’atteso e il realizzato si vada riducendo, nella consapevolezza che questa dipende anche dalla disponibilità dei singoli di assumersi responsabilità individuali e collettive”, spiegano i professori Vincenzo Valentini, Carlo Barone e Valerio De Stefano.
“Il dolore innocente:sfida per la Fede”. Lectio di mons. Ravasi
“Il dolore innocente: sfida per la Fede” è il titolo della lectio magistralis tenuta in occasione della XXV Giornata Mondiale del Malato e della presentazione del Libro Bianco dell’Oncologia del Policlinico Gemelli, dal Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. Un intervento partito dalla considerazione della malattia come elemento simbolico, non solo fisiologico e biologico, ma esistenziale. Una “tavola oscura”, per usare le parole del Cardinale Ravasi, che diventa crisi di senso:?le malattie gravi, le sofferenze che tormentano generano desolazione, incomprensione, insoddisfazione, fino alla disperazione. “Poi c’è la tavola luminosa, quella che individua un filo di luce nella sofferenza come catarsi”, ‘pathemata-mathemata’, dicevano i greci, le sofferenze sono insegnamenti: “esiste una purificazione della persona che avviene attraverso la sofferenza, una distillazione dei sentimenti”, ha detto il Cardinale. Fino ad arrivare a Dio che per attraversare il dolore si fa Cristo, esponendolo a tutti i tormenti della realtà umana, nessuno escluso. Ed ecco la luce:?“Dio non guarisce dal dolore, Dio sostiene nel dolore, è accanto a chi soffre”, sostiene monsignor Ravasi, che conclude la sua lectio citando un inedito di Ennio Flaiano, scrittore di cui era noto il non essere credente, che aveva una figlia colpita alla nascita da encefalopatia. E in questo manoscritto Flaiano immagina Cristo, tornato in terra, che in un raro attimo di tranquillità in cui non è assediato da richieste di miracoli, s’imbatte in una ragazza claudicante portata per mano dal padre, che chiede al Signore: “Non voglio che tu la guarisca, voglio solo che la ami”. E Gesù bacia la ragazza - conclude Ravasi - e dice: quest’uomo mi ha chiesto ciò che io veramente voglio e posso dare”.