Conte al Gemelli inaugura la Biobanca SLA: “Bisogna investire in ricerca, faro’ il mio compito”

"Sono ancora piu' determinato e l'ho gia' detto piu' volte e ripetuto: bisogna investire in ricerca e vi assicuro che faro' il mio compito".
Lo ha detto il premier Giuseppe Conte intervenendo ieri mattina, giovedì 20 giugno, all'inaugurazione della Biobanca sulla Sla al Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS.
"Domani e' una giornata importante - ha aggiunto il premier - la Giornata mondiale della SLA, un'occasione per allargare lo spettro dell'attenzione sulle malattie neurodegenerative. Oggi ho imparato tanto, ho visitato il Centro Nemo Adulti del Policlinico Gemelli, un progetto che irradia un modo nuovo di affrontare la cura. E' una realta' che mette il paziente al centro. Il paziente con malattie neurodegenerative si sente progressivamente abbandonato, al Centro Nemo ho visto il malato al centro di cure e attenzione: occorre ingegno, sensibilita' umana, generosita' d'animo". "La Biobanca Nazionale sulla Sla che inauguriamo oggi - ha continuato - e' un progetto integrato in cui tutti sono partecipi, è una modalita' nuova di fare ricerca. Gli studiosi spesso sono custodi gelosi della loro ricerca, qui invece ci sono un numero elevatissimo di campioni a disposizione di tutti i ricercatori del mondo, anche del giovane studioso".
"Tornerò ai miei doveri ancora più determinato - ha concluso - con la consapevolezza che bisogna investire sulla ricerca".
La Biobanca Nazionale SLA è una struttura situata al Policlinico Gemelli di Roma e sarà gestita da XBiogem, (Biorep Gemelli Biobank), società nata dalla collaborazione tra Policlinico Gemelli e BioRep, il Centro di Risorse Biologiche del Gruppo Sapio. Comprende 10 contenitori per la crioconservazione a vapore d’azoto a temperature comprese tra -20°C e i -190°C. I contenitori possono conservare fino a 380.000 campioni biologici di persone con SLA, tra tessuti, campioni di sangue etc.
La Biobanca è stata pensata non solo per poter ricevere e stoccare i campioni biologici dai centri di ricerca, secondo criteri standard ottimali per la ricerca scientifica, ma anche per poterli condividere e inviare ai ricercatori che ne fanno richiesta. Sarà stilato un catalogo con i campioni stoccati, consultabile dagli scienziati italiani e stranieri e potrà essere gestito anche l’invio dei tessuti ai centri di ricerca, sempre nel rispetto dei criteri di corretta conservazione dei campioni.