Giornata Mondiale dell’Infermiere: la vision della professione del futuro e la lezione del Covid-19
E la consegna di una targa per sottolineare le qualità professionali e l’abnegazione degli infermieri del Gemelli nell’assistere i malati di Covid-19 nell’anno della pandemia.
È una prova di forza e di grande maturità professionale quella fornita dagli infermieri in questo anno complesso, con uno spirito che si innesta saldamente nel solco tracciato dalla nobildonna inglese Florence Nightingale, della quale il 12 maggio – Giornata Mondiale dell’Infermiere - ricorre l’anniversario della nascita. E il SITRA (Servizio Infermieristico, Tecnico e Riabilitativo Aziendale) della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS ha voluto celebrare questa giornata con il webinar “Infermieristica ed evoluzione del Servizio Sanitario Nazionale: Principi e Azioni per progettare il futuro”.
“È un prezzo alto quello pagato in prima persona dai nostri infermieri nella battaglia contro Covid-19 – ricorda il dottor Maurizio Zega, direttore del SITRA della Fondazione Policlinico Gemelli – con un enorme investimento emotivo e notevoli sacrifici nella vita privata. Questa giornata è anche l’occasione per ringraziare tutti i nostri colleghi ancora impegnati nella lotta alla pandemia e per ricordare le 88 vittime che Covid-19 ha mietuto tra le fila degli infermieri in tutta Italia. Ma l’esperienza del Covid-19 ha anche spalancato la porta all’innovazione con la sperimentazione di nuovi modelli assistenziali, come il tecno-nursing, mirati ad accogliere la necessità, quanto mai attuale, di declinare l’assistenza del paziente dall’ospedale al territorio.”
Il perimetro della gratitudine non si misura certo a parole. Ma un riconoscimento attribuito in occasione della Giornata ha un valore simbolico e uno spessore che vanno oltre le parole. Anche di quelle incise sulla targa consegnata oggi dal dottor Daniele Piacentini, Direttore delle Risorse Umane della Fondazione Policlinico Gemelli, alla dottoressa Carmen Nuzzo, responsabile SITRA del Columbus Covid-Hospital. Un segno tangibile di gratitudine, ma anche di rispetto e di grande apprezzamento per l’incredibile impegno profuso da tutto il personale infermieristico nell’anno del Covid-19, che ha spazzato via ogni concetto di collaudata routine, per lasciare il passo alle mille incognite dell’emergenza. “Ringrazio tutti - ha commentato la dottoressa Nuzzo – anche a nome di quei colleghi ora impegnanti ad assistere i pazienti più gravi in terapia intensiva. Negli anni del corso di laurea apprendemmo che l’operato degli infermieri deve essere improntato a una ‘scientificità creativa’. Questo approccio non è bastato quest’anno: abbiamo dovuto attingere a risorse che non immaginavamo di avere per affrontare le situazioni più estreme”.
“Sono anni che ci impegniamo al vostro fianco - ha sottolineato il Professor Rocco Bellantone, Direttore del Governo Clinico della Fondazione Policlinico Gemelli e Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia della Cattolica - per valorizzare sempre più la vostra professione. La nostra Facoltà si è distinta a livello nazionale nell’offrire una formazione davvero moderna ed efficace. Un ringraziamento particolare va a tutti voi per la grandezza d’animo e di tecnica dimostrata nell’emergenza Covid-19”.
“Gli infermieri – ha ricordato il dottor Andrea Cambieri, Direttore Sanitario di Fondazione Policlinico Gemelli – sono stati determinanti con le loro qualità professionali in tutti i momenti complessi che ha vissuto il nostro Policlinico, dalla reingegnerizzazione dell’ospedale, alla creazione nel 2011 della Centrale di Continuità Assistenziale, alla pandemia che ha richiesto flessibilità e sacrificio, all’accreditamento da parte della Joint Commission International.”
Ai ringraziamenti per tutti gli Infermieri del Policlinico Gemelli si è unita, in chiusura dei lavori, anche Barbara Mangiacavalli, Presidente FNOPI, in collegamento dal Chiostro della Basilica di Santa Croce in Firenze, luogo simbolo, poiché ospita il monumento a Florence Nightingale, fondatrice della moderna professione infermieristica su basi scientifiche, grazie ai suoi studi di statistica, epidemiologia e igiene. Un fil rouge che, dopo due secoli di evoluzione di questa professione, è quanto mai vivo e vitale e che, accanto al forte messaggio scientifico, ribadisce l’assoluta centralità della persona assistita.
Maria Rita Montebelli
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