Dalla ricerca alla cura: un nuovo Day Hospital per le pazienti affette da tumori ginecologici
In Italia si registrano 4800 nuovi casi all’anno, corrispondenti al 30% dei tumori ginecologici, è la quinta causa di morte per tumore nelle donne nella fascia d’età tra i 50 e i 69 anni (dopo mammella, polmone, colon-retto e pancreas): questi i numeri del tumore ovarico, patologia ancora poco conosciuta, alla quale è dedicata ogni anno l’8 maggio una Giornata Mondiale di aggiornamento, sensibilizzazione e informazione.
Il Policlinico Gemelli ha celebrato questa giornata con un incontro scientifico, promosso dal Dipartimento per la tutela della salute della donna, della vita nascente, del bambino e dell’adolescente, diretto dal prof. Giovanni Scambia, “Ovarian cancer Day: toward individualized treatment” per fare il punto sulle attuali innovazioni nelle terapie con particolare attenzione alle nuove conoscenze nel campo della biologia molecolare, le innovazioni chirurgiche e le nuove terapie biologiche. Al termine dei lavori è stato inaugurato il nuovo Day Hospital di Ginecologia Oncologica, dedicato alla cura delle pazienti affette da tumori inecologici, comprese le neoplasie senologiche.
“Negli ultimi anni - spiega il prof. Scambia - si è assistito ad un lento, ma progressivo aumento della sopravvivenza delle pazienti con stadi avanzati, soprattutto grazie al miglioramento delle tecniche chirurgiche e all’introduzione di farmaci biologici nel trattamento. Il nuovo Day Hospital costituirà sempre più un punto di riferimento importante, con spazi dedicati alle terapie, ambulatori per le visite, sala d’attesa e uffici informativi, realizzati con una particolare attenzione all’umanizzazione dell’ambiente ospedaliero”. Il nuovo Day Hospital si articola in aree funzionalil’area del ricovero diurno per la chemioterapia, composta da una sala somministrazione con 15 poltrone attrezzate, una sala con 4 letti per l’esecuzione di paracentesi, toracentesi, trasfusioni, terapie di supporto e osservazione dei pazienti dopo procedure di nefrostomie e cateteri intraperitoneali; 4 sale visita, una sala ecografica, una sala prelievi, un’area infermieristica, un’area dedicata al posizionamento dei cateteri venosi centrali, un’ampia e colorata sala d’attesa e un’aula didattica multimediale.
Nella nuova struttura hanno sede anche l’ambulatorio per il linfedema post operatorio, il follow up delle pazienti che hanno terminato le cure, l’ambulatorio per la familiarità dei tumori ginecologici e uno spazio dedicato ai protocolli clinici sperimentali, grazie ai quali le pazienti potranno usufruire di nuovi farmaci non altrimenti disponibili in commercio.
Il nuovo Day Hospital è stato realizzato grazie a una donazione dell’Associazione Onlus “Oppo e le sue stanze”, presieduta da Resi Madia, che dal 1999 promuove iniziative per le infrastrutture, la ricerca, la prevenzione e la cura dei tumori ematologici e per l’assistenza dei malati e dei loro familiari. Grazie ad essa è stato possibile rendere confortevoli i luoghi in cui pazienti, accompagnatori e personale sanitario affrontano insieme la lotta contro la malattia.
Due nuovi ambulatori per effettuare la terapia integrata
Nell’ambito delle neoplasie ginecologiche si è assistito negli ultimi anni ad una vera e propria rivoluzione delle terapie che hanno migliorato la sopravvivenza globale. Le terapie biologiche ostituiscono ora il cardine fondamentale del trattamento, ma, nella maggior parte dei casi, l’utilizzo delle molecole è possibile solo all’interno di trials clinici. Dal mese di Marzo è attivo al Gemelli un ambulatorio di protocolli clinici in Ginecologia Oncologica, facilmente accessibile per le pazienti affette da neoplasie ginecologiche desiderose di essere valutare per una terapia sperimentale. La paziente viene valutata dal ginecologo oncologo e dall’infermiera di ricerca sulla base della neoplasia e delle eventuali chemioterapie già effettuate e quindi si organizza l'iter terapeutico.
Accanto ad esso, l’Unità Operativa di Ginecologia Oncologica ha attivato il nuovo ambulatorio di familiarità delle neoplasie ginecologiche, nato dall’esigenza di fornire alle donne un servizio sempre più necessario: si registra infatti numerosi casi di pazienti portatrici della mutazione BRCA1-BRCA2, la causa più importante di insorgenza di neoplasie ereditarie della mammella e dell’ovaio. I dati più recenti mostrano che il 20-30% circa delle pazienti con tumore ovarico sporadico, quindi non familiare, è portatore di mutazioni BRCA1/2: è quindi molto importante analizzare lo stato di BRCA anche nelle pazienti senza familiarità accertata per inquadrare da subito una strategia terapeutica mirata, attraverso cure personalizzate: una volta effettuato il test a donne con familiarità accertata e/o con neoplasia ovarica di alto grado e qualora il test risulti positivo, si attiva una valutazione multidisciplinare post-test (genetista, oncologo, psico-oncologo, chirurgo), allo scopo di inserire la paziente e i suoi familiari in un percorso di screening. In caso di identificazione di una mutazione in un familiare, è necessario avviare il soggetto in un percorso di counselling per valutare le strategie preventive possibili.
Ubicazione e contatti: 3° piano, ala O Prenotazione tramite CUP di “visita di ginecologia oncologica medica”:tel. 06.88805560