“Ci leggiamo al Gemelli”: Catena Fiorello trasforma la hall del Policlinico in un salotto letterario per pazienti e ospiti
“Ci Leggiamo al Gemelli” è la serie di incontri mattutini con scrittori e protagonisti del panorama culturale italiano curati e condotti da Catena Fiorello. L’idea, nata dalla collaborazione tra la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli e la scrittrice, sarà dettagliatamente presentata nel prossimo numero di Gemellinforma.
Di seguito, qualche anticipazione sulla rassegna, con il resoconto del primo appuntamento, lo scorso 22 marzo, con la presentazione de “Il bicchiere mezzo pieno, i piccoli miracoli quotidiani che ti cambiano la vita”, edito da Piemme. Insieme con le giornaliste Maria Corbi de La Stampa, Laura Laurenzi de La Repubblica e Silvia Vaccarezza del TG2, coautrici del libro, è intervenuta come ospite speciale Flaminia Naro, speaker di “Città futura” e giornalista per “Il Foglio”, con il sottofondo musicale della cantante e pianista Rita Forte. “Questa rassegna è un’occasione importante per vivere in maniera speciale uno spazio di vissuto quotidiano:?mira a rendere l’ospedale un luogo che, oltre a visite, analisi, e prestazioni sanitarie di pronto-soccorso, possa offrire anche occasioni di dialogo ed esperienze culturali”, spiega Catena Fiorello.
Numerosi gli ospiti che, a cadenza mensile, parleranno di vita, sentimenti e salute, intrattenendo i pazienti e gli ospiti del Gemelli assieme al personale medico e sanitario, agli studenti e ai volontari.
“Ringrazio Catena Fiorello per l’amicizia e la disponibilità nell’accompagnarci in questa nuova iniziativa che ha la finalità di rendere l’ospedale sempre più accogliente - afferma il Presidente della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli - IRCCS Giovanni Raimondi -. L’umanizzazione della vita ospedaliera è elemento caratterizzante del Gemelli, perseguita anche attraverso diverse e consolidate iniziative culturali quali concerti musicali o proiezioni di film. L’ospedale, oltre ad assicurare le migliori terapie, può essere anche un luogo dove fare cultura e favorire incontri e confronto di opinioni”.