Al “Sei Nazioni” in campo il team sanitario del Policlinico Gemelli a fianco dell’Italrugby
Una task force di medici e operatori sanitari a bordo campo, a tutela sia degli atleti, sia degli spettatori. La Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli da domenica 4 febbraio è stata nuovamente a fianco della nazionale italiana di rugby, con un team di medici e operatori sanitari del Policlinico, altamente specializzato nella gestione delle emergenze e urgenze, pronto ad ogni emergenza di assistenza sanitaria in occasione delle partite del prestigioso Torneo “Sei Nazioni”, disputate allo Stadio Olimpico di Roma, a partire dal sempre atteso incontro con i campioni della nazionale di rugby dell’Inghilterra.
Grazie all’accordo fra la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli e la Federazione Italiana Rugby (FIR) anche quest’anno il Gemelli è la struttura sanitaria di riferimento per tutte le partite del “Sei Nazioni”.
L’obiettivo dell’accordo è garantire la massima sicurezza non solo agli atleti, ma sopraßttutto agli spettatori prima, durante e al termine degli incontri.
La task force del Gemelli impegnata in ogni singola partita è composta da 35 medici di cui 16 anestesisti rianimatori e 19 specializzandi in anestesia e rianimazione; 4 rianimatori saranno a bordo campo con 4 infermieri del Centro di Rianimazione del Policlinico. Un presidio sanitario è poi operativo presso il “Village” di Italrugby, mentre altri operatori sanitari del Gemelli sono pronti a intervenire anche sugli spalti per assistenza agli spettatori. La collaborazione fra il Policlinico Gemelli e la Federazione Italiana Rugby va oltre l’assistenza sanitaria, estendendosi anche a iniziative sociali a favore dei pazienti ricoverati nell’ospedale, soprattutto quelli pediatrici, come testimoniano le visite compiute da delegazioni del team Italia ai piccoli degenti dei reparti di Oncologia Pediatrica e di Neurochirurgia Infantile del Policlinico Gemelli per portare doni e sorrisi a loro e ai familiari.