Papa al Gemelli: «Il saluto e l’abbraccio della diocesi di Roma»

Nella cappella la Messa presieduta dal vicario Reina. «Oggi facciamo esperienza di quanto sia importante sentirsi una sola famiglia e sperimentare la potenza della preghiera». E nel piazzale l’omaggio di tanti che lasciano fiori, rosari, palloncini e biglietti.
Tra chi sosta ai piedi della statua di san Giovanni Paolo II nel piazzale del Policlinico Gemelli e chi è inginocchiato nella cappellina intitolata al Papa polacco nella hall dell’ospedale, le preghiere per Papa Francesco sono incessanti. Familiari in visita, persone in attesa di una visita specialistica, cittadini residenti in zona e non, tutti hanno risposto all’invito della Chiesa di pregare per Bergoglio, che ha trascorso la dodicesima notte di ricovero «tranquilla e sta riposando», hanno fatto sapere questa mattina, 26 febbraio, dalla Sala stampa della Santa Sede.
Da lunedì 24 febbraio, e per tutto il tempo della degenza di Francesco, nella cappellina a mezzogiorno c’è l’adorazione eucaristica – durante la quale il cappellano padre Nunzio Currao approfondisce la figura di Pietro, il primo Papa -, seguita dalla Messa con intenzioni di preghiera per la salute del pontefice, oggi presieduta dal cardinale vicario Baldo Reina. Concelebranti il vicegerente Renato Tarantelli Baccari, il direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali del Vicariato padre Giulio Albanese e monsignor Andrea Manto, vicario episcopale per la Pastorale della salute e coordinatore dell’ambito della Cura delle età e della vita del Vicariato.
«È il saluto e l’abbraccio della diocesi di Roma», ha detto il porporato, ricordando che in tutte le chiese della Capitale si sta pregando «incessantemente, seguendo l’invito di Cristo che ai discepoli ha detto “Chiedete e vi sarà dato”. Siamo fiduciosi – ha detto – di ricevere dal Padre buono il dono per il Papa e per quanti sono ricoverati in questo Policlinico». Come ha spiegato il cappellano, il Papa è stato informato della celebrazione, «è grato e partecipa spiritualmente».
Nel Vangelo odierno Gesù insegna: «Chi non è contro di noi è per noi». Per il cardinale Reina «questo trova conferma nella corona di preghiera per il Papa anche da persone di altre confessioni e religioni. Oggi facciamo esperienza di quanto sia importante sentirsi una sola famiglia e sperimentare la potenza della preghiera. Siamo qui tutti per lo stesso motivo», ha detto rivolgendosi ai fedeli tra i quali personale medico, infermieristico e amministrativo del Policlinico. «Allarghiamo la preghiera per il Papa a tutta l’umanità per essere “un cuor solo e un’anima sola”», ha concluso il vicario.
Fonte: https://www.romasette.it/papa-al-gemelli-il-saluto-e-labbraccio-della-diocesi-di-roma/
Foto: diocesi di Roma/Gennari