Notte dei ricercatori: a Frascati la sala operatoria senza più segreti per i “non adetti ai lavori”
Lo scorso 28 settembre, a Frascati, si è svolta la 13esima edizione della Notte europea dei ricercatori, iniziativa promossa dalla Commissione europea e volta ad avvicinare la gente comune alla ricerca scientifica. La manifestazione in questa edizione aveva l’obiettivo di incoraggiare la partecipazione dei cittadini alla ricerca scientifica. “Be a citizEn Scientist”, ovvero “Diventa un cittadino scienziato”, abbreviato in Bees, è il tema lanciato da Frascati Scienza per il nuovo biennio. Si prende spunto dalle api e dalla loro organizzazione, dove il contributo fornito da ogni componente è importante per il benessere della collettività. Grazie all’iniziativa di Bernardino Tomei, presidente Aico (Associazione infermieri camera operatoria) Regione Lazio, un gruppo di infermieri della sala operatoria di Chirurgia generale 1°J, della Fondazione Gemelli IRCCS ha proposto il progetto di simulazione utilizzato al Master per strumentisti di sala operatoria dell’Università Cattolica diretto dal Prof. Roberto Persiani. Tale progetto ha permesso di presentare attraverso sessioni di simulazione live, interventi chirurgici laparoscopici, utilizzando apparecchiature, tecnologie e strumentazioni reali in scenari simulati di estrema fedeltà. I partecipanti al progetto sono stati: Matteo D’Errico, Carlo Licorni, Fabiola Monecchi, Barbara Strabaci (Docenti e Tutor Master Strumentisti di sala operatoria) e Caterina Cicala (Coordinatore didattico del Master). Per la prima volta sono stati spiegati tutti i segreti della sala operatoria ai “non addetti ai lavori”. Sono state condivise tecniche chirurgiche e problematiche di ogni genere con i principali fruitori, i cittadini, intorno ai quali e per i quali il progetto è nato. E la curiosità ed il coinvolgimento del pubblico all’iniziativa sono stati inaspettati e straordinari. I cittadini hanno mostrato il desiderio di conoscere tutti gli aspetti organizzativi, tecnici e procedurali degli interventi chirurgici. Il backstage del teatro operatorio è risultato avvincente anche negli aspetti più critici. Ma soprattutto nel conoscere quanto la comunicazione interprofessionale, elemento fondamentale del lavoro di èquipe abbia bisogno di essere promossa e condivisa per perseguire il solo e comune obiettivo condiviso: la salute dell’assistito. La simulazione, intesa come nuova frontiera della formazione in sala operatoria promuove un apprendimento efficace delle cosiddette technical-skills, quindi una metodologia valida per formare lo studente prima di inserirlo nel setting clinico reale. Ed anche, e soprattutto, è dimostrata l’efficaciaì per l’acquisizione delle non technicalskills: leadership, consapevolezza situazionale, distribuzione dei compiti, comunicazione assertiva. Tali caratteristiche, patrimonio comune di un team, permettono di utilizzare con metodo ordinato e proficuo le proprie conoscenze. Infatti l’obiettivo principe non è aumentare le conoscenze ma soprattutto migliorare le prestazioni cliniche, aumentando le competenze.