Il cinema in ospedale sbarca al Lido: c’è anche il Gemelli al Festival di Venezia
L’esperienza del Policlinico Gemelli è sbarcata quest’anno al Lido di Venezia lo scorso 4 settembre, durante la 74a edizione del Festival del Cinema. Il Gemelli ha dato vita alla prima vera sala cinematografica in un ospedale italiano: aperta ad aprile 2016, all’ottavo piano dell’ospedale, grazie al sostegno di The Walt Disney Company Italia e alla generosità di migliaia di persone, è un progetto voluto da MediCinema Italia Onlus e dalla Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma.
Ora il progetto del cinema in ospedale prende piede in altre realtà italiane. E questo sviluppo ha avuto riscontro al Festival del Cinema di Venezia, dove il ministro dei beni e le attività culturali e Turismo Dario Franceschini ha annunciato che nel piano di 30 milioni l'anno per il potenziamento, la ristrutturazione e la realizzazione di sale cinematografiche, proporrà una modifica perché “il 10% venga utilizzato per costruire sale cinematografiche negli ospedali”.
Il ministro - accolto, tra gli altri, dal direttore generale del Policlinico Gemelli Enrico Zampedri, dalla presidente di MediCinema Italia Fulvia Salvi, dalla vicepresidente Francesca Medolago Albani, dall'amministratore delegato di RaiCinema Paolo Del Brocco e dal coordinatore medico del progetto, prof. Celestino Pio Lombardi - l’ha affermato alla fine della visione al Lido de “L'eroe”, il corto diretto da Andrea de Sica, con Christian de Sica, Valeria Solarino e un brano inedito di Noemi, prodotto da Manuela Cacciamani e Gennaro Coppola per One More Pictures con RaiCinema e realizzato per raccogliere fondi a favore di MediCinema. Il corto verrà trasmesso in tv sulle reti Rai e si può vedere su Rai Cinema Channel oppure, in rete, collegandosi a: www.youtube.com/watch?v=fPms9u53Vto.
Nella mini commedia, girata nel Policlinico Gemelli, Andrea de Sica - vincitore del Nastro d'argento per la sua opera prima “I figli della Notte” -, rende omaggio a Woody Allen, immaginando Stefano (Vincenzo Crea) un giovane paziente sulla sedia a rotelle che si è preso una cotta per Viola (Blu Yoshimi), la figlia di un altro paziente. Il ragazzo è troppo timido per farsi avanti, e allora viene in suo aiuto una notte, materializzandosi nella sua camera l'Eroe da film (Christian de Sica, zio di Andrea), che gli continuerà a dare consigli su come agire anche dal grande schermo durante una proiezione in ospedale.
Il metodo MediCinema si basa sulla realizzazione di sale cinema dedicate alla terapia di sollievo in ospedale con un programma terapeutico innovativo, continuativo e strutturato, che produce un miglioramento concreto nell’assistenza ai pazienti, differenziandosi dalle attività temporanee offerte come svago. Ad aprile 2016 l’Associazione ha inaugurato presso il Policlinico Gemelli la prima vera sala MediCinema integrata in un ospedale, raggiungibile da tutti i reparti, in grado di ospitare fino a 130 persone tra pazienti, familiari, amici, volontari e operatori sanitari e accogliere anche pazienti non autosufficienti, a letto o in sedia a rotelle.
La terapia del sollievo attraverso il cinema rappresenta il punto di partenza dello studio scientifico coordinato dal prof. Celestino Pio Lombardi, del Policlinico Gemelli, che porterà a misurare gli effetti sui degenti, grandi e piccoli, in collaborazione con altri centri ospedalieri che insieme a MediCinema stanno contribuendo a questa stimolante esperienza.
Il primo studio, sviluppato e coordinato dai ricercatori della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del Gemelli, in collaborazione con i ricercatori dell’Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, è stato avviato a settembre 2016, con l’obiettivo di misurare gli effetti della terapia attraverso il cinema nel percorso ospedaliero e nell’approccio alla malattia.
Le principali applicazioni del metodo MediCinema prevedono, al momento, l’area pediatrica e dell’età evolutiva, compresa l’interazione familiare, i pazienti chirurgici e oncologici, la clinica riabilitativa nei deficit mentali e quella terapeutica relativa a psicosi, disturbi dell’umore e l’area delle disabilità.