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17.10.2012
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Un gel prodotto dal sangue della paziente per riparare le ferite chirurgiche dopo interventi oncologici |
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Uno speciale gel prodotto dal sangue della paziente aiuta a guarire rapidamente la ferita chirurgica |
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Uno speciale gel prodotto dal sangue della paziente aiuta a guarire rapidamente la ferita chirurgica garantendo, con una più veloce ripresa post-operatoria, un miglioramento della qualità della vita: è quanto si è già sperimentato su alcune donne, presso il Dipartimento per la Tutela della Salute della Donna, della Vita Nascente, del Bambino e dell’Adolescente del Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma. Il gel è stato sperimentato per la prima volta su donne affette da carcinoma vulvare e sottoposte a chirurgia demolitiva.
Tanti gli studi dei ricercatori dell’Università Cattolica di Roma che saranno presentati al mondiale di Ginecologia ed Ostetricia: tra questi uno studio clinico sui vantaggi della chirurgia laparoscopica con singolo accesso (LESS) per la rimozione di cisti ovariche o di altre patologie benigne dell’ovaio nonché la presentazione di un nuovo materiale per la ricostruzione, in un unico intervento chirurgico, di seni più grandi, in donne sottoposte a mastectomia.
Gel cicatrizzante: Il gel piastrinico, ad azione cicatrizzante, viene generato direttamente dal sangue della paziente. Si costituisce di piastrine (elementi del sangue principalmente deputati alla rimarginazione delle ferite), e di fattori di crescita, normalmente presenti nel nostro sangue. Questi, contenuti ad alte concentrazioni nel gel, innescano una cascata di eventi che contribuisce, mediante le loro capacità rigenerative, a favorire la riparazione del tessuto.
Cisti ovariche rimosse tramite la sola cicatrice ombelicale: è la laparoscopia a singolo accesso (LESS) per rimuovere le cisti ovariche. È questo un altro dei lavori presentati dai ginecologi del Policlinico A. Gemelli, in questi giorni, al congresso FIGO. Lo studio conferma la superiorità e i vantaggi postoperatori della laparoscopia, ancor meno invasiva se eseguita con un singolo accesso, per rimuovere le cisti ovariche. Queste sono formazioni di natura benigna molto comuni nelle donne in età fertile, che costituiscono circa il 10-20% di tutte le patologie ginecologiche. “Lo studio, riguardante un ampio campione, costituito da 125 donne, dimostra che la chirurgia LESS, oltre a garantire un intuitivo migliore risultato estetico, permette di diminuire il dolore post-operatorio e consente una minore ospedalizzazione ed una migliore ripresa post-chirurgica”, spiega la dottoressa Carolina Bottoni specializzanda di Ginecologia ed Ostetricia presso il Policlinico Gemelli.
Ricostruzione “fast” di mammelle dopo la mastectomia: quando il “decolleté” è prosperoso, la ricostruzione della mammella dopo una mastectomia per un tumore mammario è più difficile, rendendo così più complicata anche emotivamente, la guarigione della paziente. La ricostruzione con protesi di mammelle di grosso volume, richiede, infatti, l’esecuzione di due distinti interventi chirurgici, il primo, in cui si esegue la mastectomia e si impianta una protesi provvisoria: quest’ultima viene espansa per consentire l’ampliamento della tasca retro pettorale che dovrà ospitare la protesi definitiva; il secondo, in cui l’espansore viene sostituito con una protesi definitiva, che riproduce la corretta forma anatomica. “Questi e molti altri sono i risultati della ricerca applicata messi a segno presso il nostro Dipartimento - conclude il prof. Scambia -: la nostra ricerca spazia nei diversi ambiti della ginecologia oncologica, della medicina perinatale e dell’uroginecologia, allo scopo di prevenire e quando necessario trattare le malattie delle diverse età della salute della donna, a tutela della sua femminilità e qualità della vita”. |